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Le canne fumarie, come gli impianti tecnologici condominiali in genere, rientrano nell’ambito di applicazione dell’ex Legge 46/90 che ha stabilito alcuni principi fondamentali:
1- ogni impianto ad essa facente capo deve essere realizzato a Regola D’Arte e secondo le regole della buona tecnica;
2- tutte le installazioni che seguono i dettami delle norme UNI sono considerate a Regola D’Arte;
3- gli impianti esistenti dovevano essere adeguati entro la data ultima del 31-12-1998;
4- le opere di adeguamento, trasformazione, ampliamento o manutenzione straordinaria devono essere progettate, eseguite da personale qualificato e sulle stesse essere emessa apposita dichiarazione di conformità.

La ex Legge 46/90 è stata, poi, sostituita dall’attuale D.M. 37/08 (e s.m.i.) che ne riprende i principi cardine e in linea di
massima conferma l’obbligatorietà di seguire norme UNI (volontarie o cogenti) qualora si debbano installare nuovi impianti o verificarne/adeguarne di esistenti.
Come noto le norme UNI che sono riferibili ai settori impianti a gas o termici sono molteplici e spaziano dalla progettazione, all’installazione, alla scelta dei materiali fino alla messa in funzione degli apparecchi; ovviamente la scelta sulla norma da applicare varia da caso a caso ed a seconda delle esigenze del momento: quanto disposto per una nuova costruzione, infatti, potrebbe risultare differente rispetto alla verifica delle caratteristiche di idoneità dell’esistente poiché i due impianti sono ideati con logiche e tecnologie distanti anni.

Il filo conduttore, tuttavia, è la garanzia di sicurezza durante l’uso per l’utente finale.

Nel 2000, indirettamente confermata nel 2012 con la UNI 10738, è stata emanata una normativa di nome UNI-CIG 10845, poi divenuta cogente, che è da considerarsi un punto di svolta epocale nel mondo delle verifiche delle canne fumarie avendo ufficializzato le caratteristiche minime che un manufatto esistente deve avere per un funzionamento in completa sicurezza.

Operativamente l’iter consigliato è il seguente:

  • esecuzione di una video ispezione completa della canna fumaria per comprenderne lo stato di fatto ed analizzare il rispetto delle caratteristiche strutturali e di tenuta;
  • laddove dalle video ispezioni emergessero:
  • anomalie di poco conto e risolvibili con interventi di tipo edile (eliminazione di malta, innalzamento del torrino in copertura; disostruzioni, ecc)
  • dimensioni adeguate dei condotti;
  • presenza di tenuta, ovvero nessuna lesione o cedimento;
  • a livello generale uno stato buono di conservazione e posa originaria;
  • sarebbe possibile ipotizzare una messa a norma dell’esistente che con prove di funzionalità finali positive (3 Pa in assenza di reflusso) consentirebbe di dichiarare idoneo il sistema e certificarne la conformità.
  • Nel caso in cui, invece, vi fossero anomalie ostative (risultati insufficienti delle prove di funzionalità o esiti contrari a quelli sopra riportati delle videoispezioni) bisognerebbe prendere in – considerazione soluzioni alternative quali:
    – Intubamento delle esistenti canna fumarie e loro trasformazione per apparecchi di tipo “C”;
    – Installazione di canne fumarie esterne.

L’analisi di cui sopra, poi, deve tenere conto anche di altri di fattori tra cui:

  • vetustà degli apparecchi;
  • eventuale necessità di sostituzione degli stessi;
  • malfunzionamenti cronici;
  • carenza di tiraggio rilevata a seguito di una sostituzione di un generatore;
  • ordinanze sindacali;
  • altro che possa influenzare l’idoneità del sistema o degli apparecchi medesimi;

poiché un consiglio tecnico lungimirante e serio non può prescindere da una visione a 360° della problematica oltre che da un’approfondita conoscenza delle norme tecniche.

A tal proposito preme ricordare che dal 26 Settembre 2015 tutti i prodotti ed i sistemi per il riscaldamento, la produzione e lo stoccaggio di acqua calda immessi sul mercato ed esposti al pubblico dovranno rispettare i requisiti minimi di performance energetica e presentare un’etichetta energetica, di prodotto e/o di sistema.
A partire da questa data chi vorrà installare una caldaia in casa propria, intervenendo in maniera definitiva, dovrà farlo solo con modelli a condensazione; continueranno ad essere prodotti solo apparecchi di tipo “B”, non a condensazione, da installare qualora fosse necessario andare a sostituire una vecchia caldaia collegata ad una canna fumaria collettiva ramificata mentre per le canne singole vi è già l’obbligo di caldaie a condensazione.
Dal 26 Settembre 2018, poi, con la cogenza di stringenti limiti di emissione di NOx per tutti i generatori a gas, cesserà la produzione di tutti gli apparecchi di tipo “B” a camera aperta come li conosciamo oggi poiché avverrà con caratteristiche differenti (alto rendimento).

Riassumendo:

  • la mera sostituzione di caldaie di tipo “B” oggi sarebbe ammessa solo se le canne fumarie fossero sicure, A NORMA e funzionanti poiché, contrariamente, dovrebbero essere trasformate o installate nuove, con caldaie a condensazione;
  • le caldaie prodotte negli ultimi anni hanno valori di rendimento molto più elevati rispetto alle precedenti e spesso danno origine a malfunzionamenti e carenze di tiraggio sulle canne esistenti;
  • gli scaldabagni subiscono lo stesso effetto normativo ma con le dovute proporzioni.

Per far fronte alle differenti richieste del complesso settore dei sistemi fumari, UPLINE è costantemente impegnata nell’innovazione tecnologica e nell’assidua ricerca di prodotti in grado di coniugare l’esigenza tecnico-normativa con quella economica della propria clientela.

Le tecniche sulle quasi fondiamo la nostra specializzazione sono diverse, ovvero:

  • VIDEOISPEZIONE DELLE CANNE FUMARIE
  • PULIZIA
  • MESSA A NORMA
  • INTUBAMENTO CON ACCIAIOINTUBAMENTO CON GUAINE TERMOINDURENTI FURAN FLEX (siamo installatori autorizzati)
  • INTUBAMENTO CON MATERIALE PLASTICO PP PER CAMINI SINGOLI
  • INTUBAMENTO CON MATERIALE PLASTICO PP PER CANNE COLLETTIVE IN PRESSIONE
  • INSTALLAZIONE DI CANNE FUMARIE ESTERNE
  • INSTALLAZIONE SCALDABAGNI A GAS E CALDAIE A CONDENSAZIONE
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